SIM Card

SIM, quale differenza tra Mini, Micro, Nano ed eSIM


Sono ormai lontani i tempi in cui, parlando di SIM, se ne intendeva un tipo ben preciso; e non tutti sanno che non si trattava nemmeno del primo mai realizzato. Adesso ne esistono più tipologie allo stesso tempo, ognuna con proprietà diverse: le presenteremo qui una per una, indicandone anche i pro e i contro.

Cosa è una SIM

Partiamo da una definizione: la SIM (acronimo di Subscriber Identity Module) non è altro che una smart card contenente tutti i dati di cui l’utente necessita per collegarsi alla rete telefonica e usufruire di determinati servizi (chiamate, SMS, navigazione Internet, ecc.); senza una SIM, l’utente non potrebbe identificarsi sulla rete e dunque accedere a tali servizi.

La scheda SIM arriva sul mercato all’inizio degli anni ’90, parallelamente alla diffusione dei primi cellulari e della comunicazione GSM: è rimovibile, di dimensioni 85,60×53,98 mm (grande cioè quanto una carta di credito) e contiene un chip capace di archiviare da 2 a 128 kb di dati, che all’epoca consistono in una manciata di contatti ed SMS.

Le Mini SIM

A partire dal 1996 le SIM tradizionali sono progressivamente sostituite dalle Mini SIM, con l’avvento di cellulari più compatti e dotati di nuove funzioni. Come suggerisce il nome stesso, le Mini SIM sono più piccole, nonostante il chip adibito alla memorizzazione dati abbia mantenuto le stesse dimensioni: è la plastica che lo contiene a essere molta meno, arrivando a misurare solo 25×15 mm e occupando quindi molto meno spazio all’interno del telefono. La capacità di archiviazione va da 2 KB a 16 o 32 KB.

La Mini SIM è talmente diffusa e longeva da essere chiamata semplicemente SIM dalla stragrande maggioranza degli utenti, mandando definitivamente nel dimenticatoio la obsoleta e ingombrante tipologia precedente.

Micro SIM

Con l’arrivo degli smartphone, tuttavia, si assiste a una ulteriore riduzione delle dimensioni di questa già piccola scheda di memoria: nel 2010 compare infatti la Micro SIM, che misura 15×12 mm anche se, ancora una volta, è solo la plastica attorno al microchip a venir tagliata via; la capacità di archiviazione varia qui dai 32 ai 128 KB.

Si fanno inoltre strada sul mercato i telefoni dual-SIM, in grado di ospitare due schede allo stesso tempo: l’utente è ora in grado di usufruire dei servizi di una o dell’altra in modo più rapido e senza rischiare di danneggiarle rimuovendole in continuazione.

Nano SIM

La tipologia successiva arriva a ottobre del 2012, insieme all’iPhone 5: si tratta della Nano SIM, che oltre a misurare 12,30×8,80 mm presenta anche uno spessore ridotto (di 0,09 mm) rispetto ai formati precedenti. La capacità di archiviazione torna quella dei primi tempi, arrivando a 128 KB. Pur essendo molto compatta e riducendo ai minimi storici la quantità di plastica utilizzata, la Nano SIM può ancora essere rimossa da un dispositivo e utilizzata in un altro.

eSIM o Embedded SIM

Diverso è invece il caso dell’e-SIM, ossia embedded SIM: grande solo 6×5 mm, è integrata permanentemente nel dispositivo di cui fa parte e non può essere estratta in alcun caso. Utilizzata per dispositivi anche diversi dagli smartphone, vanta una maggiore resistenza ed efficienza rispetto alle schede precedenti. La vera novità consiste però nella possibilità da parte dell’utente di controllarne completamente il contenuto: sarà in questo caso in grado di cambiare abbonamento o operatore da remoto, senza dover ogni volta sostituire fisicamente la scheda.