Come funziona la rete di FiberCop

Cos’è FiberCop


FiberCop è un’azienda italiana nata nel 2021 allo scopo di fornire infrastrutture di rete per le telecomunicazioni e più specificamente ampliare la connettività a banda ultralarga FTTH a livello nazionale. Si tratta di un’azienda “wholesale-only“, che opera quindi all’ingrosso tramite altri operatori anziché con i consumatori finali del prodotto.

L’obiettivo di FiberCop è utilizzare la tecnologia GPON (Gigabit-capable Passive Optical Network) per ampliare la copertura FTTH nelle zone in cui ancora non è presente, raggiungendo una velocità di navigazione massima di 1 Gbps in download. L’attuale piano prevede la copertura totale in FTTH di 2.578 comuni italiani entro il 2026, con i lavori in tutti i comuni avviati tra il 2021 e il 2022. In questo modo si riuscirà a coprire l’80% delle cosiddette aree grigie e nere del territorio: si tratta di aree in cui nei prossimi anni si prevede la presenza rispettivamente di una sola rete e di almeno due reti a banda ultralarga.

Chi usa FiberCop

Gli operatori al dettaglio che si affidano alle infrastrutture di rete FiberCop includono al momento:

  • TIM
  • Fastweb
  • Iliad (prossimamente)
  • Connectivia

I servizi di FiberCop

I servizi per i quali tali operatori si rivolgono a FiberCop sono i seguenti:

  • Servizi infrastrutturali: accesso a tubi, minitubi e tratte in palificazione di FiberCop sul territorio nazionale per collegare le postazioni periferiche a nodi di consegna a monte;
  • Servizi di accesso in rame e fibra: copertura dei clienti tramite soluzioni passive in rame o fibra ottica per consentire servizi di telefonia e trasmissione dati a banda larga e ultralarga da parte dell’Operatore;
  • Servizi premium fibra: connettività passiva in rame o fibra ottica di tipo punto-punto, per consentire servizi di connettività a banda dedicata e con alti livelli di disponibilità di rete e di sicurezza.

Alla rete primaria già realizzata da TIM negli ultimi anni con la copertura in FTTC, cioè dalle centrali fino agli armadi di ripartizione, se ne aggiunge dunque una secondaria di competenza di FiberCop, che collega tali armadi di ripartizione alle singole abitazioni dei clienti. È proprio questa tratta che l’azienda si propone di migliorare, fornendone poi l’accesso ad altri operatori al dettaglio.

Per effettuare questo collegamento è stata scelta una soluzione di tipo passivo, ossia privo di apparati alimentati. È prevista la collocazione di armadi ottici chiamati CRO (Cabinet Ripartilinea Ottico) o ARLO (Armadio Ripartilinea Ottico). Essi vengono situati accanto a quelli di ripartizione TIM già presenti; un PTE (Punto di Terminazione di Edificio) che farà da raccordo per la fibra ottica sarà poi montato nell’area contatori del palazzo o su una parete esterna di un edificio.